Tommaso Daineri, medico, fu segretario del legato pontificio Pietro Isvalies. Isvalies stesso fu inviato in Ungheria da papa, Alessandro VI per preparare la pace con i turchi. Daineri mandò delle relazioni sulla situazione in Ungheria anche al duca di Ferrara, Ercole I d’Este.
In questa lettera datata il 22 ottobre 1501, scritta da Buda al principe di Ferrara, descrive alcuni degli strumenti astronomici che il re Vladislao aveva regalato a Pietro Isvalies (1).
Fornisce una descrizione del territorio dell'Ungheria basata su Ptolomeo (che aveva potuto consultare alla Biblioteca Corviniana) (2), con particolare riguardo alle città di confine (3), ed elenca i capitani che possono essere incaricati di lottare contro i turchi indicando anche le aree sotto la loro giurisdizione. È così che incontriamo il nome di Giovanni Corvino bano della Croazia e della Slavonia (4); del palatino Péter Geréb Vingárti, signore del territorio tra i fiumi Danubio e Drava (5); di Józsa Somi bano di Temes (6) e Péter Szentgyörgyi vaivoda di Transilvania (7). Riferisce dell'invasione turca del Banato di Temes. Esprime la sua ammirazione per l'organizzazione del rifornimento delle truppe ungheresi, di cui ha appreso dalle lettere veneziane e papali, e confronta le usanze militari ungheresi e italiane. Riferisce che il granduca lituano, Alessandro Jagellone è stato eletto re di Polonia, anche se non ci sono conferme di ciò.
Luogo di conservazione: Archivio di Stato di Modena
Segnatura: Archivio di Stato di Modena, Archivio Segreto Estense, Cancelleria, Carteggio Ambasciatori, Ungheria, busta 3, Tommaso Daineri, 22 ottobre 1501
Data: Buda, 22 ottobre 1501