Taddeo Lardi fu uno dei funzionari italiani d’Ippolito I d’Este, arcivescovo di Esztergom (Strigonia) e poi vescovo di Eger (Agria) che passò un periodo abbastanza lungo in Ungheria. Nel 1487 fu tesoriere, dal 1489 al 1492 guardarobo, poi tesoriere di nuovo. Dopodiché ritornò a Ferrara per un paio di anni. Dal 1501 al 1508 e dal 1510 al 1511 fu governatore di Eger (Agria) e dal 1508 al 1510 canonico custode di Eger (Agria).
Il materiale digitalizzato dal gruppo di ricerca Vestigia nella maggior parte è di lingua italiana e ci sono alcuni documenti in latino. Nonostante che manchino i testi in ungherese, di tanto in tanto capita di trovare qualche parola magiara. Come lo testimoniano i brani qua citati, i dipendenti d’Ippolito I d’Este avevano bisogno della padronanza di livello base di ungherese. Una volta il tesoriere scrive: “(...) tuto o magior parte del tempo mi abisognia expendere in cridi et in suspiri et hyay a l’ungaresca (...)” (1). In un’altra lettera si riferisce a sé stesso come un custode di Eger “segin” (“szegény” vuol dire “povero” in ungherese) (2). In una lettera datata di 1502 scrive di esser venuto ad Eger “per carro de cozi” (“kocsi” significa “carro” in ungherese, dal nome della città di Kocs) (3). Infine, nel 1506 assicura i duchi di Ferrara di non spendere nemmeno un “filer”, cioè centesimo loro senza lacrimare (4).
Luogo di conservazione: Archivio di Stato di Modena
Segnatura: Archivio di Stato di Modena, Archivio Segreto Estense, Cancelleria, Carteggio Ambasciatori, Ungheria, busta 3, Taddeo Lardi
Data: Eger, 20 settembre 1502, 8 giugno 1505, 13 dicembre 1506, 8 gennaio 1509