Vestigia Hungarorum in Italia
Seguiamo le orme dei giganti... I documenti degli archivi italiani con riferimenti ungheresi furono ricercati da ungheresi costretti ad emigrare dopo la guerra d'indipendenza del 1848-49, come il barone Albert Nyáry o Lipót Óváry, seguiti poi dai migliori storici ungheresi: Vilmos Fraknói , Albert Berzeviczy, Iván Nagy e molti altri. Nel 1915, con l’entrata in guerra dell'Italia contro la Monarchia, i lavori furono interrotti per lungo tempo. Dopo cento anni, il gruppo di ricerca Vestigia, che dal 2010 opera presso la Facoltà di Lettere dell’Università Cattolica Péter Pázmány, sta cercando di continuare questo lavoro con immutato entusiasmo, ma con modalità più moderne, raccogliendo copie digitalizzate e organizzandole in una banca dati. La presente mostra virtuale viene realizzata a proposito del fatto che, dopo la materia delle biblioteche e degli archivi di Milano e Modena, nel 2022 un migliaio di documenti digitalizzati e identificati a Mantova vengono consegnati all’Archivio di Stato Ungherese in modo che il pubblico più ampio possa conoscere i nuovi risultati significativi delle ricerche degli “hungarica” in Italia.
I documenti presentati alla mostra virtuale hanno lo scopo di mostrare la diversità temporale, spaziale e tematica degli oltre 3.000 documenti e opere d'arte legati all'Ungheria e raccolti finora. Speriamo che la selezione dei documenti illustri che la ricerca di documenti relativi all'Ungheria conservati all'estero illumina fatti precedentemente sconosciuti della storia ungherese fornendo contributi interessanti e in molti casi significativi, ad alcuni eventi storici. Sulla base di quanto sopra, l’Archivio di Stato Ungherese considera la ricerca degli “hungarica” un compito prioritario e, naturalmente, come parte di questo, anche l'esplorazione e l'elaborazione di documenti relativi all'Ungheria in Italia in modo che questi diventino accessibili a tutti.