Giovanni Hunyadi informa l'arcivescovo Dénes Szécsi di Esztergom (Strigonia) che il sultano turco ha abbandonato l'assedio di Nándorfehérvár (oggi Belgrado, Serbia). Il potente esercito turco, che, come scrive, "distrusse il castello con le palle di cannone in modo che non è più un castello, ma un campo, perché le sue mura furono distrutte al suolo", si ritirò. "Con l'aiuto di Dio, l'imperatore turco fu scacciato dal castello".
L'originale della lettera di Hunyadi non è sopravvissuto. Tuttavia, grazie all’attività dell'arcivescovo di Esztergom (Strigonia), Dénes Szécsi, che ha fatto preparare diverse copie della lettera alla sua cancelleria per inviare informazioni sul trionfo di Nándorfehérvár (oggi Belgrado, Serbia) in tutta Europa, il testo del documento è stato conservato in diversi luoghi. Oltre alla copia di Milano qui presentata, una copia della lettera è arrivata a Venezia il 28 luglio (!), secondo il registro del Consiglio Segreto. Il Consiglio ha inoltre assicurato che il messaggero facesse recapitare l'allegato a papa Callisto III prima possibile. Il testo della lettera di Hunyadi è conservato anche nella Cronaca Veneta dalle origini al 1458 (cronaca contemporanea di Giorgio Dolfin) conservata nella Biblioteca Nazionale Marciana a Venezia, in traduzione italiana.
Luogo di conservazione: Archivio di Stato di Milano
Segnatura: Archivio di Stato di Milano, Archivio Sforzesco, Carteggio Sforzesco, Carteggio estero, Ungheria, busta 650, 23 luglio 1456
Data: Nándorfehérvár (oggi Belgrado, Serbia), 23 luglio 1456