Esztergom (Strigonia)

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Le immagini qui presentate mostrano la città di Esztergom, ovvero Strigonia, che – insieme a diverse altre città ungheresi – fu un campo di battaglia della Lunga guerra (1593–1606) scoppiata a causa delle rinnovate ostilità tra gli Asburgo ed i Turchi. Il mantenimento della fortezza era di importanza europea. Diverse raffigurazioni sono conservate presso l'Archivio di Stato di Modena a riguardo.

Tra i disegni ci sono alcuni artisticamente più elaborati come questo acquerello, e altri creati per scopi militari (vedi l’immagine seguente). Il nome del loro autore non è indicato, lo si può dedurre da altre fonti archivistiche. La veduta a volo d'uccello è certamente opera di Gabriello Ughi, disegnatore di Don Giovanni de' Medici a Firenze, su commissione del duca di Mantova, Vincenzo I Gonzaga (1587–1612) . Tutti e tre erano presenti all'assedio e il loro obiettivo era preservare la memoria dell’espugnazione fortunata.

Luogo di conservazione: Archivio di Stato di Modena
Segnatura: Archivio di Stato di Modena, Mappario Estense, Topografie di città, n. 138
Data: Esztergom, 1595

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Il disegno di cinque pagine, conosciuto anche come “La Grande Strigonia”, mostra l'opera di Claudio Cogorano e lo stato di Esztergom (Strigonia) dopo l'assedio del 1595. L'immagine è una rappresentazione prospettica su cinque fogli correlati con una lunghezza combinata di due metri. I primi quattro fogli sono stati incollati con strisce di carta per formare una vista completa della città di Esztergom (Strigonia) e dei suoi dintorni. Nella quinta pagina si può vedere il castello che evidenzia le strade che vi conducono, le batterie e il campo cristiano.

Qui si vede l'edificio del palazzo e altre rovine distrutte dal fuoco dei cannoni (1), si riconosce la Cappella Bakócz, la quale fu costruita nel XVI secolo (2). Il disegno fu forse fatto fare alla richiesta dell’imperatore per valutare i danni causati dall'assedio, per poter iniziare a ricostruire Esztergom (Strigonia) sulla base di questo.

Luogo di conservazione: Archivio di Stato di Modena
Segnatura: Archivio di Stato di Modena, Mappario Estense, Militare, n. 131/1-5
Data: Esztergom, 1595

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La raffigurazione dell'assedio della città è visibile anche in forma di affresco in una delle sale del castello di Spezzano, nella “Galleria delle Battaglie”. Quest'ultimo è venuto alla luce negli anni '90 dopo circa quattrocento anni e la città raffigurata è stata recentemente identificata. Si può presumere che sia basato sul primo foglio della serie del Cogorano, appena citata, desumibile dalla rappresentazione del bastione in primo piano, che altrimenti forniva l'acqua al castello. Sulla base di altre somiglianze, il quadro può essere datato al 1595. Lo dimostra anche il fatto che l'affresco potrebbe essere stato commissionato al castello di Spezzano da Marco Pio di Savoia, coinvolto nell'assedio e che eccelle nelle battaglie. Si ritiene che la serie di immagini oggi conservate nell'Archivio degli Este fosse in precedenza di proprietà della famiglia Pio di Savoia.

Castello di Spezzano, Comune di Fiorano Modenese MO, Italy; ph Lucio Rossi
Luogo di conservazione: Castello di Spezzano, Fiorano Modenese
Segnatura: affresco
Data: 1595

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Essendo una fortezza chiave nelle battaglie contro i turchi, possiamo vedere diverse raffigurazioni di Esztergom (Strigonia) di questo periodo. Il seguente schizzo mostra l'occupazione della città controllata dai turchi, da parte degli eserciti imperiali dal 1595. Il castello con la chiesa di Sant'Adalberto (1), la rocca (2) e la città (3) sono facilmente visibili e separabili.

Luogo di conservazione: Archivio di Stato di Modena
Segnatura: Archivio di Stato di Modena, Mappario Estense, Militare, n. 145
Data: Esztergom, 1595

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E infine vediamo la mappa che sembra più semplice delle altre, ma questo non significa che abbia meno importanza. La carta trovata dal nostro entusiastico gruppo di ricerca sempre presso l'archivio di Modena ci fa riconoscere Esztergom (Strigonia). Il suo ideatore e la data sono sconosciuti, ma è possibile che fosse un piano di ricostruzione dopo l'assedio del 1595, che prevedeva l'ampliamento del castello secondo i principi della fortificazione alla moderna. La parte aggiunta ("Gionta") si trova al territorio del quartiere Borgo San Giorgio e si vede la Cattedrale di Sant'Adalberto, che fa parte di una cittadella da insediare sul colle del castello (vedi il muro del castello evidenziato in rosso). La scritta “scholio” si riferisce alla Torre bianca, mentre la “parte lasiata fora per esere dominata dal monto di san Tomase” indica la parte non compresa nell’ampliamento, per essere dominata dal Colle San Tommaso, e infine si può identificare la Città dell'Acqua. Le linee tratteggiate indicano le parti che erano destinate alla demolizione, che non dovevano essere più utilizzate secondo i nuovi piani. Ciò che rende speciale la mappa è la qualità della rappresentazione e l'accurato rilievo ingegneristico.

Luogo di conservazione: Archivio di Stato di Modena
Segnatura: Archivio di Stato di Modena, Mappario Estense, Topografie di città, n. 142/1
Data: Esztergom, sine data

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