Vediamo il nome di Beatrice d'Aragona dalla corte di Napoli come moglie di Re Mattia I (1476–1490). Beatrice era cresciuta nel lusso della corte napoletana, e la sua erudizione e attività politica suscitò ammirazione della nipote, la marchesa Isabella d'Este. Le due donne ebbero una vivace corrispondenza. Dagli scritti si sente rispetto e amore reciproci tra la nipote e la zia.
Le lettere qui presentate furono scritte dopo il 1505, dopo il ritorno di Beatrice a Napoli in seguito alla sua lotta disperata e fallita per mantenere lo stato di regina accanto ad un nuovo re che non la voleva per moglie. Vladislao II Jagellone non compié la sua promessa matrimoniale, poi fece di tutto per invalidare il connubio mai consumato. In questa sua intenzione aveva l’appoggio della nobiltà ungherese. Il ritorno a casa riempì la regina di grande tristezza, e da questo momento iniziò a firmarsi infelicissima.
La missiva, datata il 10 febbraio 1505, racconta la morte di Ercole I d'Este, che riempie la regina di grande dolore, ma si consola con il fatto che era vissuto a lungo e aveva lasciato tanti bei figli.
Nello stesso luogo esprime la sua gioia che il popolo abbia amorevolmente accolto il suo successore, Alfonso I d’Este, e spera che il buon Dio gli dia una vita lunga e onorevole.
Luogo di conservazione: Archivio di Stato di Mantova
Segnatura: Archivio di Stato di Mantova, Archivio Gonzaga, Dipartimento affari esteri, Napoli, Sicilia, busta 808, c. 58
Data: Napoli, 10 febbraio 1505